Spirito di onnipotenza

Quando raggiungi il risultato, la vetta, la fine, non puoi non provare questo Spirito di onnipotenza. Non puoi evitare di complimentarti con te stessa, non puoi non ringraziarti per la fatica, per non aver mollato anche se ci hai pensato tante volte. Non puoi. Non devi.

Poi arriva la gratitudine anche per tutti coloro che sono stati dalla tua parte, che ti hanno ascoltato, che ti hanno incitata a fare del tuo meglio, che ti hanno distratto quando eri stanca e che ti hanno chiesto ancora uno sforzo nel momento in cui ti stavi lasciando andare. E GRAZIE!

Sono così FELICE.

E niente, mi andava di scrivere un post bello e mi va di scriverne altri! Senza pensieri!

Kiss.

 

Sogno

Così come la schiumata barba monta non appena entra a contatto con l’aria così la tua ansia cresce nel petto non appena ti accorgi che hai lasciato la valigetta sul tram 18.

Hai già camminato però per una ventina di metri allora ti volti, vuoi cercare di raggiungere il tram che sta svoltando l’angolo così inizi una di quelle corse affannose, dove le gambe sono pesanti, l’aria è calda e il marciapiede è come di gomma.

Raggiungi comunque il garage della rimessa dei tram, dovresti avere l’affanno, ma è un sogno e non ci sono regole.

Non hai mai visto quella parte della città, sei certa che il tram abbia finito la sua corsa lì ma non lo trovi e non lo troverai mai.

Vieni distratta dalla gente che abita in quei sotterranei: matti, ubriaconi, donne stese su teli da spiaggia posati sul cemento, tutti ti ignorano eccetto un vecchietto simile a Danny de Vito che vuole accendersi il sigaro.

Dissociata in pieno dalla realtà tiri fuori da una tasca un accendino d’oro e come ringraziamento ti viene riconsegnata la valigetta.

Fine.

Roller coaster

Questi ultimi mesi sono stati un giro sulle montagne russe. Ho molto da raccontare.

La prima cosa da dire è: mi sono laureata!

Prima di arrivare al memorabile e meraviglioso giorno però è stato tutto un casino! Sono passata tra le correzioni alla tesi che non erano mai definitive, tra i cazziattoni pubblici del mio relatore, per qualche pianto e per cene a base di patatine e gelato.

Ma tutto è servito a rendere mio il 19 Luglio!

Non mi ricordo di aver mai riso tanto! Tenendo da parte il terrore per l’esposizione al pubblico con tanto di microfono e la preoccupazione che qualcosa non funzionasse nella presentazione, io mi sono proprio divertita!

Una figata sentire: “… con i poteri a me conferiti io la dichiaro dottore in Medicina Veterinaria”

In quel giorno tutti quelli che erano importanti per me mi sono stati vicini e mi hanno mandato messaggi e video, urli di incitamento tutti quelli che non potevano essere lì.

L’amore fa bene! Sentirselo addosso ne è la conferma!

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Ciao

Questo “spazio” ha cominciato a mancarmi subito dopo essermi allontanata.

Mi sono detta tra me e me: “ Ritorna però solo quando avrai delle belle parole da sfruttare, da dedicare, da raccontare.”

Così sono passati tanti giorni….

E ora? Ora che ho voglia di ripartire, che parole posso usare?

Queste: Bentornata nel tuo spazio, Lem!

Sogno Blu

Premetto che ieri sera ho mangiato una pizza Margherita ed era buona quindi non prendetevela con la mia cena!

La battaglia aveva procurato molto onore al Generale della mia Orda, una tempesta di sabbia era riuscita a coprire il nostro arrivo e l’assalto a sorpresa era stato fondamentale. Molti giovani nemici alla fine della battaglia erano stesi nella polvere gialla, passavo in rassegna ogni corpo alla ricerca di un ferito da interrogare. Il Generale mandandomi a chiamare intendeva premiarmi per il mio valore o voleva decapitarmi per quello che sapevo sulla sortita? 

Nella tenda ogni riflesso è blu, ci sono piccole luci azzurre appese ai sostegni del tendone, sono fiamme che traballano. I tappeti sono del colore del mare profondo, i cuscini appoggiati ovunque hanno le sfumature del cielo terso d’estate quando brilla il sole. Al centro della tenda si trova una vasca verderame ricolma di acqua in cui avvicinandomi posso vedere il mio riflesso. Ho occhi cobalto. Piccoli fiori violacei galleggiano e provo ad afferrarne uno….

 Ma mi sveglio!!!!

Karma

“Come risultato della sua localizzazione mediale, la placca è piegata e il vantaggio meccanico che ne deriva è dovuto all’aumento del suo momento di inerzia il quale contribuisce a contrastare i momenti flettenti.”

Fisica, mia odiata, ancora tu?

Io ti avevo abbandonata all’Autogrill! Come le peggio stronze.

Avevo detto : “Vado a prendere le sigarette!” Solo per il gusto di lasciarti senza una spiegazione.

Presa da cattiveria vera ti avevo anche scritto che il problema non eri tu, ero io che non ti meritavo.

E tu torni! Sotto forma di un intero capitolo della mia Tesi?

E’ Karma questo o meglio : meno ne sai e più ti costringeranno a parlarne. E tu non vorrai mai impararne abbastanza!

Sigh!!!

Piacere

Svegliarsi ed alzarsi subito dal letto. Non lo faccio mai perché amo stare dieci minuti buoni a rigirarmi e stiracchiarmi, ma arriva sempre un’eccezione.

Cercare i pantaloni della tuta grigio chiari, indossare la felpa nera larga, lavare solo i denti e con ancora gli occhi semichiusi infilare le scarpe. La borsa è lì dalla porta, silenziosamente esco. Non lo faccio mai perché di solito faccio colazione in piedi in cucina e per uscire non metto mai tute, saluto sempre prima di andare, anche se sono arrabbiata, ma arriva sempre un’eccezione.

Rapido tragitto in moto.

Costume, cuffia, occhialini e finalmente sono in acqua. Non lo facevo da anni! Che sensazione stupenda, in acqua ho solo pensieri singoli e mai arrivano al cervello pesanti ragionamenti, il ritmo condiziona ogni cosa e ti concentri senza sforzi. Al mattino presto ci sono solo pochi matti e la vasca tutta per se è un lusso a cui si fa subito l’abitudine.

Due chilometri e mezzo, cento vasche e un grande sorriso.